Feste patronali e Fiere
2 Luglio: “Madonna delle Grazie” – S.Nicolò
3 – 6 luglio: Festività Patronale di Santa Domenica
17-18 agosto: Festa dell’EMIGRANTE – Limbadi
18 agosto: Festa dell’EMIGRANTE – Gerocarne
26 Settembre: Festa patronale dei Ss Cosma e Damiano con concerto conclusivo di un grande artista della musica italiana – Brattirò
Eventi Culturali
fine Luglio “Giornata del contadino” – Limbadi
10 Agosto: “Raduno dei Giganti” – Mileto
11 Agosto: “I Giganti Mata e Grifone” – Briatico
18-20 Agosto: “Tango: Pizzo come Buenos Aires” – Pizzo Calabro
Settembre: “Tropea blues festival” – Tropea
Sagre nei dintorni
3 agosto: Sagra del PESCE – Parghelia
4 agosto: Sagra DU PRUPPU (polpo) – Joppolo
5 agosto: Sagra dei TAGGHJARINI (pasta) – Caroni
6 agosto: Sagra della SURJACA (fagioli) – Caria
8 agosto : Sagra della ‘NDUJA – Spilinga
9 agosto : Sagra del TARTUFO DI PIZZO (gelato) – Pizzo
10 agosto: Sagra del VINO – Brattirò
13 agosto: Sagra della CIPOLLA – Ricadi
14 agosto: Sagra della PATATA – Pernocari
17 agosto: Sagra del POLLO – Paravati
17 agosto: Sagra del GELATO – Zambrone
17 agosto: Sagra della PATATA – Zungri
17 agosto: Sagra PAESANA – San Gregorio
18 agosto: Sagra PAESANA DEI PROD. TIPICI – Zungri
18 agosto: Sagra della TRIPPA – Mileto
18 agosto: Sagra delle ZEPPOLE – Parghelia
18 agosto : Sagra FORMAGGIO PECORINO – Monte Poro
20 agosto: Sagra dei SAPORI – Vazzano
20 agosto: Sagra del DOLCE – Gasponi
20 agosto: Sagra dei PIPI e PATATI – Vazzano
20 agosto: Sagra del PORCO – Monte Poro
21 agosto: Sagra del PANE e PRODOT. TIPICI – Stefanaconi.
21/22 agosto: Sagra dell’OLIO – Francica
10 settembre: Sagra del MAIALE – Presinaci di Rombiolo *
16 settembre: Sagra delle SALSICCE – Maierato. *
23 settembre: Sagra della PATATA– POLIA *
Gastronomia
La cultura enogastronomica è un punto di forza del territorio poiché è semplice ed autentica, come tutta la cucina calabrese.
Naturalmente Tropea è rinomata a livello internazionale per la produzione della migliore qualità di cipolla nel mondo, la Cipolla Rossa di Tropea, che si può acquistare ovunque o assaporare in qualsiasi ristorante servita in varie ricette.
Altro prodotto tipico famosissimo della zona è senza dubbio la ‘Nduja di Spilinga, un salame piccante e morbido spalmabile e saporito che si può gustare semplicemente con il pane o arricchisce primi piatti, pizza e altre pietanze. ‘Nduja deriva dal francese andouille e significa salsiccia. Della salsiccia, tuttavia, ha solo l’aspetto, ma non gli ingredienti e il sapore. La produzione di ‘nduja a Spilinga, pur conservando peculiari caratteristiche familiari, si è trasformata in prodotto artigianale, raggiungendo alti livelli di qualità. E’ confezionata con carne di maiale, avvolta in maniera consistente con pezzetti di grasso in modica quantità, ricavati dal sottopancia, dalla spalla, dalla testa e dalla coscia (ingredienti non utilizzati per la sugna, le salsicce e la soppressata) e aromatizzati poi con il peperoncino che le conferisce un particolarissimo sapore piccante per il quale ha incontrato il gusto dei consumatori della genuinità.
Altro prodotto tipico e imperdibile della zona è il fagiolo tipico locale: la Surjaca di Caria, un tipo di fagiolo saporito e consistente. Famoso è il suo abbinamento con le cozze in primi piatti gustosissimi.
Per il dolce non può mancare nelle tavole estive il formidabile e goloso gelato: il Tartufo di Pizzo. E’ un prodotto ormai tipico della pasticceria calabrese. Si tratta di un gelato alla nocciola che viene modellato rigorosamente nel palmo della mano, a forma di semisfera con un cuore di cioccolato fondente fuso e ricoperto da un spolverata di cacao amaro in polvere e zucchero.
Nella costa degli Dei, la specialità che detiene il primato per la sua genuinità e squisitezza è “a pasta ca a siccia”: preparato a base di sugo nero ricavato dalla seppia, con il liquido contenuto nella sacca o ghiandola del pesce. Un altro piatto tipico è “a pitta china”: una frittura di neonata di sarda detta localmente ninnata o “cicinnea” chiamata anche “russulina”. Prelibate, inoltre, le fritture dei pregiatissimi surici e pesce pettine, dalle carni molto saporite che si pescano prevalentemente a settembre nel tratto di mare che va da Tropea a Capo Vaticano. Un’altra prelibatezza è l’”ogghiata”: una salsa ottenuta dalla mescolanza di aglio e peperoni seccati. I turisti mostrano una particolare preferenza per i “fileja”: una pasta preparata in casa, ricavata con un semplice impasto di acqua e farina e arrotolato intorno al “dinaculu” o bastoncino di bambù per darle una forma ricurva. Da non dimenticare il buon peperoncino e il vino gustoso e forte proveniente dalle colline, oltre allo zibibbo ( vino dolce e profumatissimo).
Un posto di primo piano nelle tavole calabresi è sicuramente occupato dai formaggi e insaccati che sono specialità davvero uniche. Rinomato è il formaggio pecorino del Poro e il provolone di Spilinga; di pregevole fattura e gusto sono i salumi tra cui vanno ricordati il capicollo, u sotizzu (salsiccia saporitissima dolce o piccante) e la famosissima soppressata.
Innumerevoli, infine, sono i prodotti della terra, le verdure freschissime e gli innumerevoli prodotti genuini dell’orto, prodotti localmente dalla cura e dalla dedizione dei contadini. Dalle Serre Vibonesi provengono varie specie di funghi: dal porcino ai funghi rositi.